Nurburgring e Hockenheim si contendono il futuro del GP di Germania

Prosegue il dualismo tra Nurburgring e Hockenheim sulla paternità delle prossime edizioni del Gran Premio di Germania. Stanchi dell'alternanza annuale tra i due autodromi, i promotori del tracciato del Nurburgring (un gruppo di investitori provenienti da Dusseldorf denominato 'Capricorn') stanno cercando di giungere ad un accordo con Bernie Ecclestone per eclissare definitivamente l'Hockenheimring e appropriarsi una volta per tutte della gara tedesca.

Secondo il quotidiano Rhein Zeitung, il Capricorn sarebbe riuscito a confezionare una base d'accordo fino al 2019, delineando un partenariato strategico per i prossimi cinque anni. Stando alle parole del periodico tedesco, Ecclestone sarebbe disposto a rescindere il contratto con Hockenheim pur di chiudere la trattativa con il Presidente del circuito del Nurburgring Robertino Wild.

Georg Seiler, capo dell'Hockenheimring, ha mostrato tutto il suo stupore per l'intera vicenda: "Si tratta di un comunicato stampa oltraggioso. In Formula 1 esiste una legge non scritta che impone di non emettere comunicata stampa in fase di trattativa. Non credo che Bernie sia disposto a terminare il nostro contratto, conosco bene la sua lealtà. Devo ammettere di essere rimasto molto stupito da questa notizia."

Ecclestone, dal canto suo, ha confermato la trattativa con il gruppo Capricorn dichiarando: "Ho incontrato i promotori del circuito del Nurburgring. Il loro problema è la necessita di ricavare lo stesso denaro delle altre gare europee. Dal momento che il Nurburgring si trova molto vicino a Spa, ho offerto loro lo stesso accordo esistente per il Gran Premio del Belgio. Non ho nulla contro Hockenheim, ma al momento non sembrano in grado di poter soddisfare le nostre esigenze. Per aiutarli abbiamo stipulato un contratto con delle clausole speciali, ma non possiamo restare così per sempre. Se riuscissimo a chiudere la trattativa con il gruppo Capricorn, interrompere l'attuale accordo sarebbe la scelta migliore per il futuro del Gran Premio di Germania."